Anamnesi

Anamnesi

Musicisti

Raffaele Genovese, piano e composizioni

Marco Vaggi, contrabbasso

Tony Arco, batteria

Giuseppe Tortora, violoncello traccia 1

Produzione

Produzione artistica e esecutiva: Raffaele Genovese per AlfaMusic Label&Publishing

Supervisione di produzione: Fabrizio Salvatore

Registrazione e missaggio: AlfaMusic Studio - Roma

Tecnico del suono: Alessandro Guardia

Mastering: Forward Studios, Hi-Jazz – Grottaferrata (Roma)

Tecnici di mastering: Carmine Simeone e Marcello Spiridioni

Composizioni: Raffaele Genovese (Siae)

Pubblicazione: AlfaMusic Studio (Siae) C&P 2013 AlfaMusic - Tutti i diritti riservati

Note di copertina: Maurizio Franco

Dove conduce il viaggio mentale nel passato musicale di Raffaele Genovese, il trentenne pianista siciliano che ci propone in trio la sua personale anamnesi? L'ascolto di questo nuovo album può lasciare spazio a diverse considerazioni in merito, ma sarebbe fuorviante pensare solo alla personale genealogia di influenze che hanno prodotto il suo linguaggio, perchè ciò che ci viene proposto è il frutto maturo di un percorso nel quale, a soli trent'anni, questa nuova realtà del jazz italiano dimostra di aver già metabolizzato un ampio spettro di riferimenti.
Il trio che presenta ha le caratteristiche della mobilità, del dinamismo interno, con il basso che, ancor più del pianoforte, crea i collegamenti e la regia, mentre il piano e la batteria si muovono in completa sintonia (e a volte anche sincronia), con un gioco di rimandi continui da cui si origina un interplay creativo che rappresenta il vero cuore della musica.
La pregevole coerenza interna della musica, ottenuta senza soffocare la libertà individuale, nasce anche dalla logica compositiva in cui prevale la brevità dei brani, talvolta quasi aforistici e portatori di idee che si riverberano nella creazione del momento, dove, a volte, si segue la strada della variazione estemporizzata se non, persino, dello sviluppo della composizione stessa all'interno della performance.
Un album meditato e sorretto da un'energia interiore che come un fiume carsico sparisce e riappare tra le pieghe della musica.